Detto ciò, partiamo alla scoperta di "The spirits". Sarà una recensione molto breve perché come al solito vi risparmio la trama e altri fegatelli che potete andare a trovarvi su internet in pochi secondi (oltre al fatto che il libro è davvero molto corto quindi per evitare di fare spoiler mi devo tenere il più vaga possibile), però ci tenevo comunque a dire due parole.
Il libro è un romanzo breve, molto breve, che segue le vicende di Nair, una ragazza apparentemente normale che in realtà nasconde un segreto che verrà svelato e approfondito all'interno del libro. La trama forse non è delle più originali, l'autrice stessa afferma di aver attinto a piene mani dalla saga di Percy Jackson e persino io che di quell'universo narrativo conosco pochissimo, ho notato molte similitudini (non interpretate male queste parole, non è scopiazzato pari pari, ma comunque le ambientazioni ricordano molto quella saga, quindi se siete dei fan di PJO e siete nel target giusto questo libro potrebbe fare per voi). Nel tempo, le vicende di Nair si intrecciano a quelle di altri protagonisti dai poteri altrettanto strani, una combriccola che deve proteggere il loro mondo.
Io probabilmente ero un po' fuori target per la lettura di questo romanzo, ma comunque mi sento di consigliarlo a un pubblico di adolescenti: la narrazione in prima persona, i poteri magici dei vari personaggi, le descrizioni vivide, l'avventura in generale che si viene a sviluppare e alcuni espedienti narrativi rendono la lettura piacevole. Per un mio gusto personale avrei preferito un'introduzione un po' più lunga per spiegare meglio il contesto, ed evitare il senso di fretta che ho percepito per introdurre al più presto il tema principale. Sempre all'inizio ho trovato uno stile un po' ferroso e la rottura della quarta parete non mi ha fatta impazzire, ma c'è un sostanziale miglioramento nella seconda parte.
Come vi avevo promesso la recensione finisce qui, io mi taccio qui, consigliandovi caldamente la lettura.
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