Titolo: il regno corrotto
Autrice: Leigh Bardugo
Anno e casa di pubblicazione: 2019, Mondadori
Prezzo: €19,90
Genere: Fantasy Young Adult
Se per il primo libro ero partita in quarta a tesserne le lodi, nel caso de "Il regno corrotto" ho qualche riserva in più. Non tanto perché sia stata una letteratura spiacevole, anche in questo caso l'ho letto tutto d'un fiato e l'ho amato, quanto perché la struttura della storia ha iniziato a caracollare un po' di più. Kaz si è trasformato in un dio invincibile, che non sbaglia mai niente ed è semplicemente perfetto (salvo poi ridimensionarsi un minimo nella seconda parte del romanzo), l'utilità di Nina e Inej è stata quella di essere delle donzelle da salvare e Matthias si è trasformato in un cane che ringhia e sbava. Gli unici due personaggi che salvo sempre e per sempre sono Jesper e Wylan. Loro sono puri, perfetti e scritti a meraviglia, fallibili perché umani, innamorati e che si comportano da ragazzi della loro età (anche se Jesper sembra comunque un pelino troppo adulto per la sua età, ma per ogni possibile approfondimento a riguardo vi rimando alla recensione del volume precedente che trovate qui).
Un'altra cosa che mi ha dato da pensare è stata la sottotrama dell'evasione dei Grisha da Ketterdam, e il pretesto con cui viene inserita nella storia. Seriamente Nina si mette a contrattare con Kaz su una cosa che non c'entra niente nel momento sbagliato? Cioè di Nina sappiamo che è una soldatessa Grisha, sì, ma prima di adesso non ci era mai stato mostrato un suo piano per far scappare i Grisha da quella fogna in cui venivano schiavizzati, quindi la sua richiesta risulta fuori luogo, un pretesto campato per aria per allungare il brodo di un libro che altrimenti sarebbe stato più corto e non si sapeva bene come tirare avanti. Alla luce di quello che ho detto prima sui personaggi di Nina e Matthias, questa storia non ha senso di esistere. Se nel primo libro i due avevano una chimica incredibile, qui tutto si appiattisce: la personalità di lei girava al novanta percento sul fatto che fosse una Grisha Spaccacuori, ma qui ha "perso" i poteri per colpa della parem, mentre lui era descritto come uno scimmione che si sarebbe tagliato una mano per la sua patria, ma alla fine del primo libro ha voltato le spalle a Fjerda quindi anche nel suo caso la portata del personaggio si riduce di molto. E il fatto che anche dal punto di vista della relazione sti due qui non concludano niente mi dà un fastidio allucinante. Quando si dice "oltre al danno la beffa": oltre al danno di aver appiattito due dei personaggi più interessanti di "sei di corvi" (anche se su Matthias ho sempre nutrito qualche dubbio) la beffa di non averli fatti finire insieme, problema che la cara buona vecchia Bardugo si è trascinata dietro già dal primo libro, quando lui ha fatto evadere lei dalla cella della Fortezza di Ghiaccio, ancora di più perché loro si conoscevano e si stuzzicavano già prima dell'inizio del libro, e il fatto che dopo aver fatto pace non concludano niente nonostante i continui flirt mi ha infastidita ancora di più. Il fatto che siano stati dedicati a entrambi POV separati e che a volte erano messi in consecuzione poi mi ha annoiata a morte, perché mi sono dovuta sorbire il doppio delle pippe mentali. Tuttavia c'è da dire che non si meritavano la fine che c'è stata, Matthias, per quanto fosse un bietolone, non si meritava di morire e quei due si meritavano una gioia.
Se vi state chiedendo se mi sono dimenticata di Kaz e Inej no, non li ho dimenticati. Anche la loro relazione avrebbe potuto essere di proporzioni epocali, e capisco perché Inej sulle prime abbia rifiutato Kaz, però ho come avuto l'impressione che lui non fosse realmente innamorato di lei, ma che la sua fosse più che altro una semplice infatuazione, un rapporto di stima che aveva nei confronti di una persona che conosceva molto bene, e che per questo non si è minimamente sforzato di curare i suoi difetti come gli aveva chiesto Inej. Altrimenti non si spiega perché, nonostante tutte le occasioni che ha avuto per farsi avanti, baciarla, e anche tentare qualcosa in più sono andate sprecate in questo modo. Per questo, come dicevo all'inizio, gli unici due personaggi "sani" e che io mi sento di salvare al cento percento sono Jesper e Wylan: la loro relazione cresce in modo più o meno lento ma costante, loro due insieme sono perfetti (e forse un po' sono di parte, perché Jesper è il mio personaggio preferito, quello costruito meglio, quello più realistico e più umano, il mio protetto e quello per cui farei di tutto), hanno una chimica perfetta e io auguro a entrambi ogni bene.
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