Il fantasy italiano mi sta dando un sacco di gioie. Questo romanzo me lo sono divorato in pochi giorni, non riuscivo a smettere di leggerlo, complice anche lo stile scorrevole, la trama accattivante e il worldbuilding curato. I personaggi mi sono piaciuti abbastanza, di alcuni mi sarebbe preferito un approfondimento psicologico maggiore, soprattutto considerando che il romanzo è scritto in terza persona e lo spazio per farlo c’era. Inoltre ho notato una scarsa evoluzione nel corso dell’opera: i personaggi rimangono coerenti a loro stessi, e già questo è un bene, ma sono pochi quelli che mettono davvero in discussione le loro credenze, che si pongono delle domande e provano a trovare delle soluzioni per aggirare gli ostacoli. Da questo punto di vista ho apprezzato particolarmente Greta, Karjack e Cordelia. Edward rimane il mio preferito perché ho un debole per chi riesce a stemperare la tensione nelle occasioni più tragiche ma riesce allo stesso tempo ad essere serio quando le circostanze lo richiedono.
La trama spazia da un romanzo storico medievale stile “il nome della rosa” a un epic fantasy, mescolando molto bene i due generi e dando vita a quella che sembra una delle avventure testuali a cui mi piace giocare ogni tanto. Dunque questa storia (una storia di mistero, in cui la gente scompare senza lasciare alcuna traccia, in cui nebbie fitte e boschi oscuri nascondono creature ignote, in cui tempeste si levano con inaudita potenza) può soddisfare a mio parere i gusti di molti grazie all’ampio spettro di generi coperto. C'è la componente "azione", rappresentata in particolare modo dalla coppia Edward-Greta che si trovano a dover combattere contro mostri che paiono usciti da un racconto, c'è la parte più "teorica", rappresentata dalle indagini condotte da Cordelia, Haze e Nigel. Oltre a questo, a mantenere alto il ritmo della narrazione c’è il fatto che la storia nella prima parte è divisa in due sottotrame principali: la prima, che a sua volta è frammentata nei due gruppi di cui parlavo prima, e la seconda, in cui sono presenti dei dettagli che saranno utili al lettore sul finale. Parlando del finale (niente spoiler, lo prometto), si ha un crescendo di tensione che lasciano spazio anche all’azione, alle scazzottate e al sangue, e io non disdegno mai un buon confronto tra forze appartenenti a diverse “razze” del regno fantastico. Qui mi taccio per evitare di rovinare la lettura a chi vorrebbe recuperarlo.
L’unica cosa che mi ha fatto storcere il naso in più di un’occasione riguarda lo scambio di battute "veloci". Lo stile regge molto bene nel momento in cui si tratta di fare degli “spiegoni”, quindi spiegare situazioni in maniera esaustiva: le descrizioni infatti sono gestite molto bene e le ho amate, ma nel momento in cui si inseriscono dialoghi più serrati la fluidità che mi aspetto in un botta-e-risposta viene a mio parere meno. Ho trovato anche qualche refuso, soprattutto nella parte finale, ma nulla di troppo grave che rovina in qualche modo la lettura.
Resta comunque il fatto che questo libro è per quanto mi riguarda super consigliato e non vedo l’ora di leggere il seguito.
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