In una scala che va da "nevernight" a "sei di corvi", "tenebre e ossa" si colloca nel mezzo.
Ammetto che avevo paura di questo libro, dopo aver letto la duologia dei corvi. Temevo che mi avrebbe delusa profondamente, che avrei rimpianto Kaz e i suoi piani perfetti, addirittura che mi sarebbe mancato quel bietolone di Matthias. Però questo libro ha fatto se possibile di peggio. È stato mediocre.
Ci sono delle cose che non funzionano, la più grande è senza dubbio quella scopa di Alina, che continua a frignare quando ha fatto la frittata invece di fermarsi due secondi a riflettere prima di rompere l'uovo, ma sarei stata disposta a passarci sopra se ci fossero state delle cose eclatanti a distrarmi dal fastidio che provavo per la protagonista, e il fatto che il libro fosse scritto in prima persona non mi ha aiutata.
Ho apprezzato particolarmente il personaggio di Mal nella seconda parte (nella prima è pressoché assente, e quando c'è è una macchietta) e, per quanto fosse detestabile, anche l'Oscuro fa il suo lavoro e lo fa abbastanza bene. Anche Genya non mi è dispiaciuta, compare poco ma è lei che fa fare un salto di qualità ad Alina. Minimo, ma glielo fa fare. E considerando che il tenore della protagonista media di uno YA è "ew, che schifo i vestiti, a me piace LeGgErEh" vale già tanto. Mancava un guizzo in più ai personaggi (guizzo che a mio avviso c'è stato in sei di corvi, dove la loro personalità è stata presa dalla trilogia principale e migliorata, nessuno mi toglierà mai dalla testa questa cosa), ma comunque questi tre reggono abbastanza bene la trama. Il sistema magico, per quanto eccessivamente semplice, ci sta: ci sono delle regole e vengono rispettate, per quanto a mio avviso lo scontro finale sia un po' troppo affrettato. Però questo è solo il primo capitolo di una trilogia, quindi tutto sommato non posso nemmeno lamentarmi più di tanto.
Anche per quanto riguarda lo stile mi aspettavo un disastro, ma tutto sommato non posso dirmi delusa: ci sono dei difetti quando si tratta di descrivere gli spostamenti da un luogo all'altro / i salti temporali, ma questo è un difetto che avevo già notato anche negli altri libri dell'autrice che avevo letto, quindi non posso dire che non me l'aspettassi.
Se dovessi riassumere tenebre e ossa agli estremi, sarebbe un grande punto di domanda. Non è brutto, ma non è nemmeno bello, ci sono dei personaggi carini e dei personaggi brutti, ci sono dei colpi di scena che mi hanno fatto accelerare la velocità di lettura e delle scene che mi hanno fatto saltare le righe perché lunghe e prolisse.
Quindi sicuramente questo libro mi ha lasciato addosso la curiosità di leggere il seguito, nonostante sia per alcuni versi "sterile".
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