mercoledì 26 luglio 2023

Fuori programma: "la ragazza del treno", recensione "abbastanza" arrabbiata

La ragazza del treno - Film (2016) - MYmovies.it

Questo film aveva potenziale. Tipo un bel po' potenziale. Potenziale che non è stato sfruttato manco per sbaglio. Chiarisco subito che non ho letto il libro e non ho intenzione di farlo perché non mi interessa il genere e perché la trama che ho visto mi ha abbastanza delusa.

Mi ha delusa perché era carino il concetto alla base, una donna che dal finestrino di un treno che prende tutte le mattine spia le vite degli altri e si immagina che cosa facciano di lavoro, il loro nome, la loro età eccetera. Ma una mattina vede una donna che sta insieme a un uomo che non è il marito e lo bacia. Tutte le sue certezze crollano e vecchie ferite vengono riaperte. Da qui cielo un vortice discendente in una spirale di alcolismo, vuoti di memoria, ex mariti violenti eccetera. Non era chissà quanto innovativo ma almeno era carino. Era carino vedere una donna che per una volta era la principale responsabile della sua rovina e non può "scaricare il barile" su qualcun altro.

Quindi qual è la parte deludente? La parte deludente è che l'uomo viene visto di nuovo come la persona brutta e cattiva, violenta e opprimente, che non sa controllare i suoi impulsi sessuali e "non sa tenersi l'uccello nei pantaloni", come viene ribadito in più di un'occasione, mentre la donna è un angelo del focolare che va compatita, che se ha dei difetti non sono veri difetti ma è l'uomo brutto e cattivo che l'ha resa così. Per l'amor del cielo questa è una triste realtà, non dico che vada ignorata, ma era davvero necessario scrivere l'ennesima storia a riguardo, con personaggi che hanno meno spessore delle pozzanghere che si formano sotto casa mia quando piove? All'inizio mi intrigava l'aspetto dell'alcolismo di Rachel, speravo con tutto il cuore che fosse davvero colpa sua se il matrimonio con Tom era fallito, ma in realtà no, è solo un modo subdolo per far risultare l'uomo come l'ennesimo energumeno violento, bugiardo e stupratore, con mezzo neurone in testa. E non me la prenderei tanto se ci fosse stato un uomo, anche solo uno, che non fosse così. Dall'ex marito di Rachel al marito di Megan. E il passante che sbircia Rachel di nascosto e il terapista di Megan sono solo delle macchiette sullo sfondo, comete che passano senza aver apportato un bel niente alla trama. Sono rispettivamente un pretesto di trama per allungare il brodo e un giocattolo sessuale della donna per aggiungerci scene di sesso gratuite a caso. E intanto, l'unica volta che Megan dice di no a suo marito riguardo all'avere dei figli lui fa un macello, distrugge casa e la picchia. Di nuovo, i grigi non esistono. O sei innocente, o sei un mostro. La nuova moglie di Tom, con buona pace di Rebecca Ferguson, è inutile: scopre il tradimento del marito e non fa niente (e sottolineo questo "niente") a riguardo. Quando Rachel si presenta a casa sua per dirle che suo marito è un donnaiolo lei scrolla le spalle, poi (non si capisce bene come o perché) cambia idea nell'arco di cinque minuti.

E purtroppo non ha aiutato la bravura degli attori, su cui io facevo tanto affidamento; di fronte alla povertà di trama e di ambientazione possono fare ben poco per migliorare la situazione.

Nessun commento:

Posta un commento