Un mazzo di carte, un sistema magico imbrigliato che aspetta solo che quattro sigilli vengano riuniti per essere liberato. Una storia intricata che si svolge su più piani diversi e che il lettore deve sbrogliare per capire chi ha ragione e chi invece vuole solo distruggere il mondo. Il complotto è ordito da chi vuole riunire i sigilli o da un clan di semi umani che invece vuole che rimangano dove sono?
Questo libro si merita sicuramente una valutazione alta. È arrivato al momento giusto, dopo un blocco del lettore che mi ha sfiancata parecchio e ha fatto il suo lavoro. Mi ha tenuta incollata alle pagine e mi ha fatto fare ipotesi e congetture. I personaggi sono molto ben costruiti, anche se a mio avviso un pelino statici. I miei preferiti sono sicuramente quelli di Torano e Ales, il primo perché si mette in discussione, ha paura di prendere la decisione sbagliata, si fa delle domande ed è diviso tra cuore e testa, tra onore e amore. Si chiede se l'istruzione se ha avuto sia corretta, se la scelta più ovvia, che a un primo impatto può sembrare quella logica, sia quella giusta. Ales invece stempera la tensione, usa sempre le parole giuste al momento giusto, e il suo finale aperto lascia spazio alle congetture su cosa possa essergli successo.
Questo è un libro circolare comincia e si chiude con delle rivelazioni che possono essere in un certo senso ricondotte le une alle altre, con dei dettagli che sta al lettore cogliere ma che sono difficili da notare (quindi all'erta che ci sono).
Per quanto mi riguarda qui c'è uno degli espedienti narrativi che più amo in un libro, soprattutto in un fantasy. Non ci sono gli spiegoni. Il lettore è messo in mezzo alla vicenda e deve cercare di cavarsela da solo, destreggiandosi in mezzo alle informazioni che gli vengono date con il contagocce. E sono in visibilio per questa cosa.
Questo romanzo è un esordio letterario, quindi tanto di cappello all'autore per lo stile pulito e quasi impeccabile. Ci sono delle cose che però, a onor del vero, non mi hanno convinta del tutto. Innanzitutto il fatto che ci siano molti punti di vista diversi. All'inizio, quando i personaggi sono ancora tutti sparpagliati, è un bel metodo per mostrarti dove sono e cosa stanno facendo, ma poi quando si riuniscono tutti in un punto e stanno vivendo la stessa scena costringe un po' a frammentare la narrazione, obbligando a scrivere capitoli molto brevi, addirittura lunghi una sola pagina. In secondo luogo, le frasi sono molto brevi, e creano un po' l'effetto "lista della spesa", soprattutto durante le scene di combattimento, con il risultato che non si ha molto spazio per approfondire cosa un personaggio sta provando e l'ambientazione circostante.
Per il resto questo romanzo merita di essere letto, perché mantiene sempre la soglia dell'attenzione alta, è godibile e i personaggi sono molto ben scritti.
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