sabato 3 febbraio 2024

Fuori programma: "Hazbin Hotel", bene ma poteva andare meglio

 Era il lontano 2022. Io stavo scrollando il feed di instagram e mi capita un reel contenente una canzone  carina, aveva un buon motivetto, ma la cosa è morta lì, in quel momento. Metto mi piace al video e passo oltre.

Tempo dopo, sto sempre scrollando il feed di instagram e mi capita il reel di una bookstagrammer italiana che si presenta. La canzone era la stessa che avevo già sentito e, presa dalla curiosità vado a cercarla su spotify.

La canzone era "Insane" di Black Gryph0n.

Precipito così in un loop spazio temporale per cui nella mia testa, nel mio cuore e nella mia anima esiste solo questa canzone.


Ma c'era qualcosa che non capivo di quella canzone. Di solito le canzoni non si riferiscono a nessuno di specifico, ma qui si parlava di uno specifico "Alastor", quindi partono delle operazioni di ricerca molto assidue che portano alla scoperta di Hazbin Hotel. Ma c'è un problema: esiste solo l'episodio pilota. Non mi importa e lo guardo. Hazbin Hotel diventa la mia personalità, mi innamoro di Alastor e delle sentenze che sputa in faccia a Charlie senza ritegno, mi incuriosiscono i personaggi di Vaggie e Husk e anche Niffty mi fa morire dal ridere nonostante compaia per letteralmente cinque minuti o anche meno.

Quindi okay, non starò aspettando la prima stagione dal 2018 quando è uscito il pilot, ma la sto aspettando da un tempo discreto.

La prima stagione è finita ieri quindi posso finalmente raccogliere le idee per spiegare cosa funziona e cosa no, secondo me.

Partiamo dalle cose che funzionano:

  • Alastor
  • Angel
  • Husk
  • Il doppiaggio italiano
  • Alastor
  • L'adattamento del doppiaggio italiano
  • Le scene d'azione
  • Alastor
  • Alcuni spunti di riflessione come il libero arbitrio, il fatto che spesso chi dovrebbe essere "giusto" sia più infame di un peccatore, il concetto di redenzione e di vita dopo la morte, la noia come propulsore di più o meno ogni nostra azione
  • Il doppiaggio fatto da Nanni Baldini
  • Alcune canzoni che sono davvero accattivanti e incalzanti
  • Ho già detto Alastor?
Credo di aver detto più o meno tutto, quindi ora veniamo alla mia parte preferita, quella in cui spiego quello che secondo me traballa un po' di più.
  • Le tempistiche sono completamente cannate. Davvero in otto episodi da venti minuti l'uno passano sei mesi? Sembrano passate a esagerare due settimane e io avrei preferito che cantassero meno (lo dico da amante dei musical quindi calma un momento gente, ma poi alle canzoni ci arriviamo) e si parlassero un po' di più...
  • Charlie: immaginatevi essere la figlia di Lilith e Lucifero, i due capoccia dell'inferno, e vivere comunque nel mondo degli unicorni che vomitano arcobaleni, non avendo un minimo di senso pratico su come vada il mondo (e questa non è l'ultima degli ultimi, ma la principessa ereditaria dell'inferno, quella che governerà tutto quanto quando... in effetti, quando? In teoria sì, le anime possono morire per mano degli angeli e finire in una specie di regno dell'oblio, ma sia Lucifero che Lilith sono letteralmente i demoni più potenti quindi dubito che moriranno mai, ergo perché chiamare Charlie "ereditaria" quando con ogni probabilità non erediterà mai un bel niente?). Verso il finale si riprende ma dopo un po' ti verrebbe voglia di entrare nello schermo e prenderla a pizze in faccia per farla rinsavire perché la sua ingenuità dopo un po' diventa quasi insopportabile.
  • Vaggie. Vaggie tutto sommato non mi è dispiaciuta come personaggio, ma ci sono delle cose che onestamente non hanno senso. Com'è possibile che non sapesse qual è il punto debole degli angeli? Com'è possibile che le siano rispuntate le ali quando in teoria gliele avevano strappate? Com'è possibile che girasse con una lancia angelica, e com'è possibile che Charlie (che gliel'aveva vista usare in più di un'occasione) non avesse capito che fosse un angelo? Okay, le armi venivano abbandonate all'inferno dopo uno sterminio (e anche lì, perché?) quindi poteva benissimo averla raccolta, ma almeno farti venire un dubbio no? Ma Charlie e i dubbi morali viaggiano su binari paralleli, quindi non è niente di nuovo che non si faccia assalire dalle paturnie prima di accettare a braccia aperte chiunque (vedi quello che ha fatto con Pentious).
  • Le canzoni sono troppe. Ma davvero troppe. Soprattutto quelle di Charlie. Che se la canti e se la suoni (letteralmente) su quanto sia brava, su quanto si impegni, su quanto il suo sogno sia nobile e quanto ci tenga perché tutto funzioni bene dopo un po' stufa. Come dicevo prima, cantate meno e parlatevi di più, perché quello che vi dite in una canzone è molto meno di quello che potete dirvi parlando.
  • E qui arriviamo all'ultimo punto, punto che riguarda Alastor. Alla fine dell'ultimo episodio tutti lo danno per morto (fa un po' ridere che si parli di vita o morte per delle anime che sono già morte ma sorvoliamo dando per scontato che possano essere ancora più morte) per mano di Adamo ma, da quello che ci è dato sapere (indovinate un po', mentre stanno cantando), il patto che ha stretto con non si sa ancora chi l'ha fatto sopravvivere. Ma quando riciccia fuori alla fine dell'episodio nessuno si fa due domande perché sono tutti troppo impegnati a cantare. Ma per cortesia.
Tutto sommato comunque questa stagione mi è piaciuta e il finale mi ha lasciata con abbastanza curiosità da volerla continuare.

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