"π¬ π πππ πππ π'ππ ππππππ πππππ, π'ππππππ. [...] ππ ππππ ππ πππππππππ π ππ ππππππ πππππππππ ππππππ πππππ π π ππ. π΅ππ πππππ ππππππ ππππππ"
Come il 90% dei libri che ho in casa, ho comprato questo libro a scatola chiusa. C'era una promozione al salone del libro, perché non dovevo approfittarne? E poi, la copertina era bella, come facevo a lasciarlo lì?
Sapevo che era un libro di un autore italiano ambientato in Italia e tanto mi bastava. Poi mi sono convinta effettivamente a leggerlo e la sorpresa Γ¨ stata molto piacevole, tanto piacevole che l'ho finito in una cosa come tre giorni. E per me Γ¨ praticamente un lampo, anche se si tratta di un libro con poco meno di 300 pagine.
Lo stile Γ¨ molto curato, i personaggi sono tutti accattivanti (e a tal proposito questo libro mi Γ¨ stato utile per superare il mio trauma personale che ho con Giambattista Basile, dato che non credo di aver del tutto superato il film di Garrone), l'idea di mischiare storia napoletana, fantasy, maschere del teatro e tradizioni del folklore che io, nella mia somma ignoranza, non conoscevo mi ha intrigata parecchio. L'unico "appunto" che mi sento di fare Γ¨ che il ritmo Γ¨ un po' troppo frettoloso per i miei gusti e le crisi non sono vere e proprie crisi perchΓ© vengono sempre superate in un battito di ciglia. Da questo punto di vista avrei preferito un ritmo un po' piΓΉ "rilassato" e che le cose venissero spiegate un po' meglio, con piΓΉ calma. Ma, considerando l'incombenza del "pretesto di trama" tutto sommato mi sta anche bene.
A proposito di ciΓ² mi Γ¨ piaciuto il fatto che la minaccia fosse costituita da quella che a occhi umani poteva sembrare una "semplice" calamitΓ naturale ma che a occhi piΓΉ allenati si rivela essere una congiura ben piΓΉ vasta (e anche per questo avrei preferito procedere con un po' piΓΉ di "calma", anche se i preludi servono a contestualizzare un po' meglio la vicenda).
Uno dei punti di forza della storia invece è sicuramente il protagonista, Nello Esposito, orfano cresciuto "alla Ruota" e tra i vicoli più malfamati della città , diventato borseggiatore e grazie al suo passato ha sviluppato un'amara ironia e un intuito a prova di bomba, quindi è anche per questo se ho poco da lamentarmi se il ritmo marcia spedito. La sua intelligenza è molto "rudimentale", è giusto che sia così, ed è giusto che abbia lui molte delle intuizioni che mandano avanti la trama. Essere cresciuto per strada oltre a darti una mano lesta deve pur servire a qualcosa, no?
Con un "momento lacrima" verso la fine (sì, lo ammetto, mi sono commossa, ma non vi dirò perché, altrimenti che gusto c'è a leggere un libro di cui si conosce tutto?), questo libro si è concluso in una maniera trionfale, un vero e proprio inno alla gioia nel senso più letterale del termine. Non ho nient'altro da dire se non che merita davvero tanto di essere letto.
"πΎπ€π£π€π¨ππ π¦πͺππ‘ππ€π¨π ππ π₯πΓΉ π₯π€π©ππ£π©π ππ πͺπ£π π§ππ¨ππ©π?"
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