"L'ombra del vento"

Finalmente, dopo tanto tempo, ho trovato un libro per cui valesse la pena scrivere una recensione sul blog.

Quando devo recensire un libro che mi è piaciuto sono sempre in difficoltà perché riesco difficilmente a essere obiettiva. Quando recensisco un libro strafamoso sono in difficoltà perché la gente già lo conosce quindi mi chiedo quale sia il senso della mia recensione, cosa posso portare in più per invogliare la gente che ancora non l'ha fatto a leggerlo.

Immaginate dunque quanto possa essere difficile questa recensione per me, dal momento che "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafon rientra in entrambe le categorie.

Devo ammettere che marzo è stato un mese strano. Ho letto tantissimi libri (10, per la precisione: per i miei standard sono tantissimi, anche se due li ho mollati e uno tecnicamente era un fumetto/graphic novel) ma sono anche stata sull'orlo di un blocco del lettore clamoroso. Per fortuna però è arrivato questo libro a risollevare un po' la mia voglia di leggere.

Avevo provato a leggere l'ombra del vento già un paio d'anni fa ma non era il suo momento: mi ero annoiata dopo poche pagine e l'avevo accantonato con la promessa di riprenderlo in mano, a tutti era piaciuto quindi sapevo che il problema era mio, che dovevo solo trovare il momento giusto.

Il momento giusto è arrivato e quindi eccomi qui a parlare di questo gioiello, di questo vero e proprio inno alla lettura, all'amore  nei confronti dei libri, che attraverso un intreccio tra passato e presente ti trasporta nella Spagna franchista e ti fa assaporare le atmosfere dell'epoca attraverso gli occhi di un bambino curioso prima e di un adolescente e giovane adulto testardo dopo.

L'unica "remora" che ho a riguardo è che, per mio gusto personale, io preferisco sempre una narrazione lineare, rispetto a una narrazione interrotta dai flashback (come accade spesso e volentieri in questo libro) quindi ho trovato certi brani piuttosto pesanti da leggere. Però mi rendo conto che è pura e semplice pignoleria da parte mia.

A dire il vero non ho molto adire a riguardo se non una minaccia (no, non è una vera e propria minaccia, piuttosto un consiglio fatto con molto trasporto): leggete questo libro.