martedì 21 maggio 2024

“Il profumo del fiore di pruno”, il miglior young adult fantasy

Il profumo del fiore di pruno: Vol. I - Storia di Mei

Questo libro è stato una bellissima scoperta. Ma proprio bella bella bella.

A partire dallo stile, ovviamente, che secondo me è un po' il biglietto da visita dei libri, molto delicato ma allo stesso tempo molto "vivido", crea in poche pennellate precise l'ambientazione delle varie vicende, gli stati d'animo dei personaggi e persino i loro volti. Per quanto di solito non apprezzi i romanzi in prima persona, questa volta l'ho trovata una scelta particolarmente azzeccata e gestita parecchio bene.

Una "pecca" che ho trovato è la quasi totale assenza dell'elemento fantastico. C'è, per carità, altrimenti non sarebbe stato catalogato come "low fantasy", e quando c'è mi è piaciuto tantissimo, però mi è sembrato troppo scarno. Però ho apprezzato molto l'ambientazione e quello che ci viene detto a riguardo degli spiriti e delle varie divinità. So che questa è pignoleria pura perché sono abituata a tutt'altro genere di narrativa fantastica però mi sembrava giusto puntualizzarlo. Poi comunque quando vengono spiegate alcune cose riguardo la "magia" (che non è propriamente magia ma una sorta di dominio degli elementi che ricorda vagamente il cartone "La leggenda di Aang") quindi anche il mio lato "polemico" è stato soddisfatto.

Il ritmo della storia è stato gestito divinamente, in particolar modo nella seconda metà. Alcuni espedienti narrativi inizialmente vengono un po' affrettati (come la fuga d'amore di Mei e Shin'ichi) ma nella seconda parte la costruzione del rapporto tra Mei e Kitae e la loro separazione, e tutto quello che succede da lì in avanti (non faccio spoiler per lasciarvi la curiosità di scoprire da voi cosa succede nel caso in cui voleste leggere il libro, cosa che io vi consiglio ovviamente tantissimo di fare) mi ha lasciata col fiato sospeso, tant'è che mi ci sono volute in tutto poche ore per terminarlo.

I personaggi sono, come già accennavo prima, caratterizzati molto bene e abbastanza ben sfaccettati, soprattutto Kitae che è credo il mio preferito di sempre (in particolare una sua caratteristica che non vi svelo sempre per non fare spoiler ma a cui arriverete comunque nel corso della lettura).

Non vedo l'ora di poter leggere il secondo e conclusivo volume di questa duologia.

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