Due giorni. Ecco quanto mi ci è voluto per finire questa "prima stagione" di Lore Olympus. Due giorni di lettura molto intensa che mi hanno ributtata a capofitto in quella che è stata una delle mie ossessioni per un certo periodo della mia vita.
No, questo non è un fuori programma. O meglio, in un certo senso lo è, dato che prima d'ora non ho mai parlato di fumetti su questo blog, ma sentivo il bisogno fisico di parlare di questa storia.
Ho iniziato questo webtoon nel 2019, quindi poco dopo l'inizio della sua pubblicazione, ma dopo essere andata in pari ho iniziato a perdere l'attenzione e la concentrazione per stare al passo con gli aggiornamenti settimanali, per cui a un certo punto l'ho abbandonato con la promessa di riprenderlo in mano prima o poi.
Poco tempo fa ho letto "a touch of darkness", forse uno dei libri più butti letti non solo quest'anno ma in generale nella mia breve esistenza passata su questa roccia fluttuante nel nulla. E confrontandomi con una ragazza mi sono ricordata dell'esistenza di Lore Olympus, per cui mi sono resa conto che il momento di riprenderla in mano era arrivato.
Mi sono immersa di nuovo tra le tavole di questo fumetto, tavole che sono molto particolari, i disegni all'inizio lasciano un po' perplessi, soprattutto (forse) per vedere Dèi che sembrano "umani giganti" ma con la pelle colorata in maniera inusuale. Voi vi aspettereste mai di innamorarvi di un omone con la pelle blu, gli occhi rossi e i capelli bianchi? No? E invece vi sbagliate, perché è proprio quello che succederà se leggerete questo fumetto. So che tecnicamente questo è molto famoso e sono in pochissimi a non averne mai quantomeno sentito parlare, però se non l'avete letto vi consiglio di farlo per la profondità psicologica dei personaggi, per la sensibilità e la dolcezza con cui vengono trattati certi argomenti come lo stupro e la violenza domestica. Ovviamente ci sono personaggi di tutti i tipi, da quelli al 100% positivi (seriamente, quanto è patato Eros?) a quelli grigi (e sorprendentemente, ma senza fare spoiler, Persefone è una di questi) a quelli al 100% negativi, quel tipo di persone che nella vita reale devono stare assolutamente lontane da me.
Vedere gli Dèi greci avere a che fare con dei sentimenti molto "umani", roba a cui loro dovrebbero essere più che abituati, fa bene al cuore, all'anima e allo spirito. Ridimensiona molto il concetto di vita terrena e ultraterrena e riduce molto lo stress e l'ansia da prestazione. Se anche gli Dèi immortali hanno difficoltà coi sentimenti e con la vita in generale perché non dovremmo avercele anche noi?
Oltretutto, questa è la prova che io non devo per forza lamentarmi dei romance. Questo perché i personaggi sono talmente ben costruiti e la trama è abbastanza solida da farmi "sopportare" anche la storia d'amore. E che storia d'amore, gente... ti viene fatto penare ogni singolo secondo di storia, ma nel momento in cui prende "ufficialmente" il via diventa una delle cose più dolci e patatose del mondo. Le parole non mi bastano per descrivere quanto io sia innamorata di questa storia, voi non potete capire se non avete letto questo fumetto.
Ma c'è da dire che la storia d'amore non è l'unico argomento della storia. Ma per non fare spoiler non posso raccontarvi oltre, se no che recensione è, se non vi lascio nemmeno un po' di curiosità per leggere questo fumetto? Siete ancora qui? Correte su webtoon a leggerlo (o in cartaceo se avete soldi che vi crescono da spendere)!
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