martedì 2 luglio 2024

“Saltblood, sangue salmastro”. Un libro a metà

Libreria Vicolo Stretto

 Nella premessa, l'autrice fa sapere al lettore: "Mary Read e Anne Bonny sono figure storiche autentiche; ma io non sono una storica".

La mia reazione onestissima è che si vede che non è una storica. Ma anche come romanziera lascia un po' a desiderare.

O meglio, lo stile è buono, ho letto di peggio, ma è molto piatto. Per i primi capitoli la protagonista, anche narratrice della storia, compie un'operazione di pietismo in cui non fa altro che ripeterci quanto le pesasse essere una donna che si travestiva da uomo per ingannare sua "nonna", facendole chiederle di essere suo nipote che in realtà è morto di diarrea ad appena un anno e mezzo.

Io stringo i denti, ripetendomi che è solo un’introduzione. Un’introduzione un po’ troppo lunga, ma questo è pur sempre un romanzo storico quindi ci sta che mi si introduca un po’ il contesto e la storia della protagonista. Quando però arrivo al 50% e la storia non si è ancora avviata, la protagonista non ha poi tutto questo spessore e la pirateria ancora non si vede col binocolo inizio a storcere il naso.

Di solito quando leggo un libro bello arriva un momento in cui mi immedesimo talmente tanto nelle vicende che riesco a vedere alcune immagini davanti agli occhi, mi sembra che i protagonisti mi siano intorno. Qui invece mi sembra più di essere in quella scena di interstellar in cui il protagonista osserva sé stesso e sua figlia, provando a comunicare con loro ma non riuscendoci. Perché la sensazione è questa: tu stai lì, cercando di entrare in sintonia con i protagonisti di questo libro ma loro stanno lontani, fuori portata.

Questo libro non è brutto, di sicuro ho letto di peggio. È solo un pelino, un cicinin insipido. È poco più di un harmony con una bella confezione, un susseguirsi di: avevo una cotta per x, mi sono sposata con y e poi ho fatto sesso con z (che tra l'altro è pure una donna, guarda come sono libertina). Questo libro in sintesi è un memoir che non ci ha creduto fino in fondo.

Nessun commento:

Posta un commento