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E nell'ultimo 10% succede il mondo. Il cervello si sblocca, le sinapsi si collegano, gli ingranaggi ben oliati iniziano a muoversi.
Proprio perché la trama si muove per la maggior parte tra sogno e realtà, su in treno che compie distanze lunghissime in poco tempo, seguendo eventi che si svolgono in poco più di un giorno, mi trovo costretta a fare spoiler, ma in questo caso sia a fin di bene: se vi approcciaste a questo libro senza sapere da che parte siete girati rischiereste di non apprezzarlo.
La storia di base, come già accennavo, è piuttosto semplice: il protagonista della storia è Volfram Volkov, un professore e ricercatore che viene invitato a prendere parte a un viaggio esclusivo sul prestigioso Azoth Express. Le informazioni su questo treno sono poche, i passeggeri vengono selezionati con cura dallo staff in modo che non si conoscano gli uni con gli altri e che non conoscano nessuno che ha mai preso parte a quest'esperienza. Lui all'inizio ha qualche riserva, ma poi si convince che un viaggio non può costituire nulla di male, anzi, gli potrà servire a svagarsi un po'.
Sul treno conosce gli altri passeggeri: Mercedes, un'attrice messicana con classe da vendere, la famiglia Ravencroft che come presto si scopre ha un segreto da difendere, Lyra, un'esploratrice testarda e moto scaltra, Zohn, con un'ossessione per la scrittura (ha un nome ma non me lo ricordo), Maddox, un croupier di Las Vegas e i signori Yong.
Il capotreno è il signor Swapan, che spiega le "regole" del viaggio ai passeggeri non appena la locomotiva parte. Infatti loro sono stati convocati sul treno per un motivo preciso, e il treno non si fermerà finché loro non avranno risolto il mistero: perché sono stati convocati proprio loro? Dov'è diretto il treno? Com'è possibile che, sebbene siano molto famosi nei rispettivi ambiti, non si siano mai nemmeno sentiti nominare? Per amor di precisione Maddox ha già visto Mercedes in uno dei suoi film, e sembrerebbe essere proprio per questo che viene fatto fuori per primo, per non rovinare il mistero a poche ore dall'inizio del viaggio.
La trama, come già accennavo prima, fatica molto ad avviarsi. La prima parte del libro punta tutto sulle atmosfere, sull'inquietudine che i superstiti provano quando i loro compagni di viaggio iniziano a morire o più semplicemente a scomparire davanti ai loro occhi, quando il mistero dei Ravenscroft viene svelato e il redivivo capofamiglia fa la sua entrata in scena sotto forma di un mostro afflitto da una maledizione che ha colpito anche suo figlio.
Ed è proprio questo fatto che, pian piano, porta Volkov a ipotizzare (correttamente) che tutti i passeggeri vengono da universi narrativi diversi: lui è il personaggio di un fortunatissimo cartone animato russo, Mercedes è il personaggio di un film messicano (ecco perché Maddox si ricordava di lei), i Ravenscroft vengono da una serie di libri di un autore perseguitato dai fan, eccetera. Il viaggio che stanno facendo li porterà ad alimentare l'ispirazione di un autore che compare nell'ultimo paragrafo del romanzo.
Di solito non amo questo genere di romanzi, ci sono troppe parolone e gli autori non sanno come sfruttarle bene. Però questo è un libro molto ben riuscito che mi ha catturata e mi ha tenuto compagnia per giorni; spero di averlo riassunto abbastanza bene da poter incuriosire anche voi.
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