Uno dei podcast con cui sono in pari è tra i miei preferiti per il modo in cui vengono esposti i vari argomenti e parla di film horror: si chiama "casinò carcosa" (e qui ti lascio il link alla puntata che analizza il film di cui chiacchieriamo oggi) e la ragazza che lo gestisce, pronunciando poche misurate parole, mi ha fatto dire "io questo film lo devo andare a vedere". A dire il vero mi sono bastate "blues" e "piantagioni di cotone negli anni '30" per far drizzare le mie antennine da aspirante cinefila poco professionale. Al cinema ci vado molto di rado (stavo per dire "una volta ogni morte di papa" ma mi sembrava di cattivo gusto) e non so analizzare i film, tutto si limita a un "bello mi è piaciuto" oppure "boh non capisco che cosa ci trova la gente di interessante". Perché la verità è che ho la memoria di un pesce rosso, per ricordarmi tutto quello che voglio dire dovrei riguardare un film almeno cinque volte, fermando ogni frammento e scrivendo quello che penso, ma tenendo come traccia sonora la puntata del podcast di cui vi ho parlato cercherò di fare il punto della situazione.
Il diavolo si annida nei dettagli, enuncia un celeberrimo detto popolare. Il diavolo si annida nei desideri, mi permetto di aggiungere io. Il diavolo sa quali sono i desideri, i bisogni di ognuno di noi e fa leva su questi bisogni per attirarci a sé.
Ora immaginate: da una parte avete una realtà che vi spaventa, una realtà fatta di uomini appartenenti a un'etnia diversa dalla vostra che vi danno la caccia manco foste delle lepri, gli stessi uomini che vi sfruttano, vi percuotono e reprimono tutti i vostri sogni; dall'altra c'è qualcuno che vi vuole assecondare, che vi capisce, dice che ha bisogno di voi e del vostro talento e in cambio vi darà una famiglia amorevole che vi accetterà per ciò che siete.
Questa è la base del film, che mescola horror e musical, storia e fantasy, in un vortice sempre più oscuro fatto di musica blues che ti fa venire voglia di alzarti a ballare (e anche di imparare a suonare il banjo e a cantare), voci potenti, una fotografia eccezionale e una linea tra bene e male molto sottile, con personaggi che viaggiano sul filo del rasoio. Ma poi si può davvero considerare "male" qualcosa che ti promette di realizzare i tuoi sogni? Il prezzo da pagare è alto, sì, ma cosa non saremmo disposti a fare pur di vedere che per una volta, almeno una, le cose nella nostra vita vanno per il verso giusto?
Saltiamo di palo in frasca, parlando un momento delle interpretazioni degli attori. Accanto a nomi più noti come Michael B. Jordan (che da oggi in poi seguirò con avidità in ogni impresa) ci sono altri nomi che prima di vedere questo film non conoscevo: su tutti, per quanto mi riguarda Jack O'Connell, che interpreta un vampiro, un diavolo tentatore irlandese che cerca di sedurre uno a uno tutti i protagonisti (e riuscendoci, per buona parte). E a tal proposito credo che l'esperienza in lingua sarebbe stata più completa, ma il film era disponibile in sala solo doppiato, quindi mi "toccherà" recuperarlo in un secondo momento.
L'unico appunto che mi sarebbe piaciuto vedere approfondito un po' meglio riguarda i nativi americani che vivono nelle zone in cui il film è ambientato e che sembrano avere preziose informazioni riguardo ai vampiri (da dove arrivano?, come mai loro -i nativi- sono così informati a riguardo?, loro avrebbero potuto dare un esito diverso alla vicenda?), ma mi rendo conto che probabilmente è solo pignoleria. Se avete visto il film e/o avete delle risposte a riguardo sono ben contenta di ascoltarvi.
La mia recensione finisce qui, vi rinnovo l'invito di andare a vedere il film al cinema, se ci riuscite, o di recuperarlo appena sarà uscito al cinema.
Io intanto vado a riascoltarmi in loop le canzoni.
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