martedì 19 dicembre 2023

Fuori programma: "The haunting: Hill House". Sì, ma in realtà no.

Hill House - Serie TV (2017) - MYmovies.it

 Hill House è la prima stagione di una serie antologica chiamata "The Haunting", perché ogni stagione è dedicata a un romanzo gotico o dell'orrore.

La prima stagione è ispirata, appunto, all'Incubo di Hill House di Shirley Jackson. Io ho letto il libro all'inizio dell'anno (qui ti lascio qualche pensiero sul libro) e l'ho amato.

Questa serie tv, per quanto sia di intrattenimento (mi è piaciuta per esempio l'idea di dare ai personaggi della serie gli stessi nomi dei personaggi della serie, pur cambiando la loro storia, e anche il modo in cui sono stati approfonditi mi è sembrato buono), presenta qualche problema.

  1. I jump-scare. Forse sono io eccessivamente sensibile: datemi una musichetta di tensione, delle visioni e degli spettri che saltano fuori all'improvviso e io mi spaventerò. Mi spavento quando i cani abbaiano quando passo per strada; quando qualcuno mi chiama e io non l'ho visto entrare in una stanza sobbalzo perché sono sempre soprappensiero eccetera, quindi il problema è in parte mio. Però mettendo tutti questi jump-scare si viene a perdere tutto il senso del libro della Jackson, che si basava più sul detto-non-detto, sulle supposizioni, i fantasmi c'erano (o forse no, dipende dalle interpretazioni). Lo spavento, nel momento in cui i fantasmi ci sono, è reale e giustificato, non il gioco perverso di una mente spaventata.
  2. La pazzia è la giustificazione di tutto. Nel momento in cui accetto la presenza degli spettri non accetto più la spiegazione "è una povera pazza, si sta immaginando tutto". Una cosa secondo me esclude l'altra.
  3. I continui salti temporali. La serie si divide tra passato, quando i protagonisti sono dei bambini, e il presente quando i protagonisti sono adulti. Ma la narrazione non è lineare, ci sono continui salti, cose che ci vengono dette a inizio serie vengono riprese a metà, flashback e flash forwards si alternano creando una narrazione che io ho trovato un po' confusionaria.
  4. Il finale. Per me il finale rimane una boiata clamorosa. Tutti hanno incubi su hill house, non sai più   cosa è reale e cosa non lo è (e non lo intendo come un complimento), ci sono i soliti salti temporali avanti e indietro che non ti fanno capire cosa è successo o perché, e io sinceramente non ho capito perché tutti i fratelli crane rimanenti hanno fatto la fuga verso hill house. Il "lieto fine" mi ha lasciata un po' con l'amaro in bocca perché ho trovato che stonasse un po' col contesto "spooky" dell'intera serie.
In generale, considerando Hill House come un prodotto a sé rimane una serie che io ho trovato carina e godibile da "bingewatchare", ma paragonata alla sua controparte su carta rimane uno di quei prodotti per cui dici "il libro è meglio".

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