Terza e ultima stagione di Ragnarok. Arrivata a questo punto sono certa di una cosa: i nord europei, così come i giapponesi, sanno scrivere i personaggi. E anche qualche dinamica.
Però, come già dicevo nel riassunto della prima stagione (che puoi trovare qui) è come se a questa serie mancasse qualcosa. Non è stata brutta da seguire, tutto sommato mi ha intrattenuta, però avrei preferito che ci fosse uno scatto in più, delle dinamiche un po' più solide (per quanto alcune mi sono piaciute, altre traballano un po' e mi sembrano un pochino affrettate) e avrei preferito che alcuni personaggi (soprattutto Laurits, chi mi conosce sa che il mio amore per Loki è sconfinato e per me non ce n'è mai abbastanza) fossero stati utilizzati meglio.
E il problema è sempre il solito: la fretta.
Ci sono un sacco di forzature, di pretesti di trama, di cose che Thor (per quel poco di mitologia norrena che conosco) non avrebbe mai fatto, di colpi di testa, scenate di gelosia gratuite, trope visti, rivisti e stravisti, e il copione delle battute abbastanza cliché non ha aiutato (come quando la reincarnazione di Odino piomba in casa di Magne e gli fa il discorso iL mArTeLlO tI sTa CoNtRolLaNdOh1!!1!1!11!!1). C'è stato un appiattimento generale di tutti i protagonisti "buoni" che ha fatto sì che in confronto mi sono trovata di più a empatizzare con gli Jutul. Il Ragnarok poi, che dovrebbe esereletteralmente l'apocalisse, è poco più di una chiacchierata al bar tra amici, tre contro sei invece di avere un intero pantheon di divinità che combatte contro un altro pantheon di divinità più i giganti. Da quel poco che so di mitologia norrena il sistema di divinità è abbastanza caotico, organizzato su più piani lungo le radici e i rami di Yggdrasil, al centro del quale ci sta Midgardr, letteralmente la terra di mezzo (sì, Tolkien non si è inventato niente). Ben lungi dalle nove persone coinvolte qui. Non capisco poi molto bene il senso di avere un serpentone gigante (qui più che altro un parassita intestinale bruttissimo e gigantesco) e non usarlo. Far fare a Loki la parte del buono e non sfruttarlo come si deve, i giochetti che fa sono molto blandi e quindi meh. Solo questo, meh. Ovviamente poi rimane il problema che la salvezza del mondo è affidata come al solito a un gruppetto di regazzini che hanno a malapena l'età giusta per guidare la macchina e poi oh, sarò scema io ma il finale non l'ho capito. Gli dei sono morti come succedeva nel Ragnarok e quindi i protagonisti sono ritornati a essere delle persone normali o è successo tutto nella loro testa e quindi nella realtà dei fatti non è cambiato niente? Se hanno combattuto perché i giganti non sono morti mentre il loro corpo da umani è rimasto tale? Perché erano dei giganti veri e non reincarnati come gli dei? Perché allora gli dei si sono dovuti reincarnare e non sono tornati sulla Terra nella loro forma divina direttamente? I giganti non mi sembravano molto giganteschi quindi avrei preferito che mi spiegassero un po' meglio cosa stavo guardando e perché.
Queste tre stagioni in sostanza sembrano un gigantesco preambolo a qualcosa che deve ancora succedere, succede tutto troppo di fretta, la trama orizzontale scorre velocemente ma non si dedica un minimo interesse a quella più verticale, non si inseriscono dei mini scontri che ti danno modo di affezionarti davvero ai personaggi che sono sì scritti bene, come dicevo all'inizio, ma mi rendo conto che sono estremamente dimenticabili nella maggior parte dei casi.
Questa serie mi ha lasciato molto l'amaro in bocca, le premesse erano buone. Tutto il resto no.
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